Serra delle Ciavole "la diretta" dalla cresta Ovest



Scheda dell’itinerario
loc. di partenza: Colle dell’Impiso (m. 1.554)
loc. di arrivo: Serra delle Ciavole (m. 2.130)
difficoltà: IMPEGNATIVA
tipologia del percorso: ad anelloLunghezza: circa  Km 11,50 (anello)
tempo di percorrenza: circa 8 ore (anello)
dislivello totale: m. 628
sorgenti:         s.te Rummo nella prima parte del percorso
                               s.te del Frido nella seconda metà del percorso (non sempre disponibile)
quota massima: Serra delle Ciavole (m. 2.130 s.l.m.)
quota minima: Piani Alti di Vacquarro (m. 1.502 s.l.m.)
periodo consigliato:   maggio – novembre
luoghi attraversati: Colle dell’Impiso – Piani Alti di Vacquarro – Radura di Rummo – Piano di Toscano – Piano di Pollino - Serra delle Ciavole dalla cresta O – Serra delle Ciavole discesa dal versante occidentale – Piana del Pollino – Grande Porta del Pollino – Piano di Toscano – Radura di Rummo – Piani Alti di Vacquarro – Colle dell’Impiso

Descrizione:
Una cresta che, anche se non eccessivamente lunga, oppone un grande impegno. D’inverno con tanta neve alcuni passaggi diventano molto difficili per gli appigli nascosti sotto il ghiaccio.
Al cospetto della cresta saremo piccoli ed insignificanti. Verremmo sovrastati da ciclopici cunei di roccia, alberi giganteschi, scheletri contorti. Nelle placche inclinate grosse fenditure si aprirannoi come ferite mai rimarginate, non sanguinano più, come bocche oscure si spalancheranno verso di noi. L’atmosfera sarà arcana. Nel silenzio del vento continueremo a salire facendoci spazio tra cielo e roccia. Si scivola, bisognerà fare molta attenzione. Danzeremo concentrati sui nostri passi. Sorrideremo felici quando, tra esemplari maestosi di pini loricati, un interminabile saliscendi ci darà la misura precisa della bellezza di questa cresta, poi sbucheremo sul “plateau”, l’altopiano di vetta di Serra delle Ciavole, baciando il mucchio di pietre della cima ci abbracceremo.
Dopo questo itinerario tornerete a casa diversi, avrete imparato ad apprezzare le cose semplici: la bellezza della neve sulle vette, l’amicizia, il coraggio e la saggezza di un “Fratello”, l’Amore di una Donna meravigliosa, il sapore dolce del vino che scende in me come una preghiera e mi fa bene, il tepore caldo di una ciotola di ceci che ritempra il corpo infreddolito… saranno questi i tesori che porterete con voi, sarete gli uomini più ricchi del mondo. Un itinerario da veri intenditori…